venerdì 12 giugno 2020

STEP#22

EPISODIO 1

Nina è sull'isola da anni, così tanti che non si ricorda neanche più la sua vita prima di quel naufragio.. Si ricorda soltanto il viso di suo papà che quando si erano ritrovati nella tempesta le aveva detto che sarebbe andato tutto bene, e effettivamente era andato tutto bene, si erano riusciti a salvare e, anche se  era impossibile lasciare l'isola, a poco a poco si erano adattati. Erano riusciti a costruirsi una casa accogliente, avevano organizzato un bell'orto, erano riusciti ad allevare alcuni animali.. Nina era cresciuta in riva al mare, tra le boscaglie di un'isola deserta chissà dove. Nel momento del naufragio avevano perduto tutto, non avevano avuto nessuna possibilità di contattare la terra ferma, si erano semplicemente ritrovati sdraiati sotto il sole cocente su una spiaggia dopo che una tempesta li aveva travolti. Subito dopo il quattordicesimo compleanno di Nina, il papà era stato morso da uno squalo mentre pescava, le poche cure mediche che Nina gli aveva fornito non erano servite a nulla e dopo alcuni giorni morì. Nina era disperata non riusciva ad immaginare di dover vivere la sua vita da sola su quell'isola deserta.. 

EPISODIO 2

Ed è proprio in quel momento che accadde l'immaginabile, qualche giorno dopo la morte di suo padre Nina sentì arrivare una barca, si nascose dietro le fronde di un albero e osservò la scena: alcuni uomini stavano portando un uomo incatenato sulla spiaggia; dopo avergli dato qualche botta, ridendo lo lasciano lì e se ne ripartono con la loro barca.. Nina era sbalordita, innanzi tutto perché quegli uomini erano i primi uomini che vedeva dopo setti anni sull'isola e soprattutto era inorridita da come quegli uomini avevano malmenato il ragazzo che adesso si trovava sulla spiaggia senza forze. Nina però era diffidente, nonostante la curiosità non uscì dal suo nascondiglio, ma ritornò a casa. Il mattino seguente andando a raccogliere la verdura nell'orto, si accorse che l'uomo non era più sulla spiaggia ma si era creato un rifugio proprio dove iniziava la boscaglia; in quel momento stava mangiando delle bacche, che Nina sapeva essere velenose; dopo poco infatti l'uomo iniziò a contorcersi per il mal di pancia. A quel punto Nina non potè fare a meno di correre dal ragazzo e aiutandolo ad alzarsi lo portò nella sua capanna, gli preparò una zuppa in modo da far andare via i crampi alla pancia. Quando il ragazzo si riprese i due iniziarono a parlare. Il ragazzo si chiamava Omar, era stato portato su quell'isola perché nel paese in cui abitava chi commetteva un reato, dopo giorni e giorni di viaggio in un mare che spesso era attraversato da tempeste, veniva portato su quest'isola dove doveva vivere da solo per cinque anni. Passati i cinque anni ti venivano a riprendere e ti riportavano nel paese; ogni prigioniero poteva scegliere: cinque anni in solitudine o la morte certa, e lui aveva scelto la solitudine.

EPISODIO 3

Nina era sconvolta, non riusciva a capire come potesse esistere un paese in cui le persone fossero trattate così, anche se queste persone erano prigionieri e avevano compiuto dei reati. Per lo più il reato di Omar era stato quello di alimentare una protesta contro questo stato dispotico, un atto da premiare invece che da castigare pensava Nina. Omar non credeva al fatto che non ci fosse alcun modo per uscire dall'isola.. eppure Nina e il papà ci avevano provato per sette anni ogni mattina, ma qualsiasi tentativo li aveva riportati immediatamente sull'isola. Nina allora capì che l'unico modo per uscire da quell'isola era aspettare cinque anni ed aspettare che tornassero a prender Omar. 
Gli anni passano e Nina e Omar ogni mattina si allenano per combattere, il loro piano è quello di sorprenderli, gli uomini si aspetteranno solo Omar pronto per tornare nel paese e invece troveranno anche Nina; insieme Omar e Nina li faranno fuori tutti e salperanno sulla loro barca a motore.
Il giorno arriva e quando gli uomini arrivano sull'isola come da piano Omar e Nina li sorprendono, gli uomini sono cinque, Omar subito riesce ad ucciderne uno, Nina però non riesce a muoversi, continua a pensare che suo papà le ha sempre insegnato a non far male a nessuno, neanche a chi ti vuole fare del male, le ha sempre detto che a far del bene, si riceve solo bene. Si nasconde tra gli alberi e guarda la situazione dall'esterno, da una parte ci sono tre degli uomini che sembrano terrorizzati, e dall'altra parte c'è Omar che combatte con il quarto; nel momento in cui sta per uccidere anche lui, Nina capisce che quei quattro uomini non faranno loro del male, corre da Omar e lo ferma. I quattro uomini non capiscono cosa sta succedendo. Nina allora spiega loro tutto, che sono stati attaccati perché Nina non vuole rimanere da sola sull'isola e l'unico modo per tornare sulla terra ferma è quello di salire su quella barca, ma che lei non vuole far male a nessuno.. Gli uomini si rilassano e le spiegano che anche loro quattro sono prigionieri e che sono lì in quanto scorta del quinto uomo, che è lui il "cattivo" e capo di quella spedizione; Omar però lo aveva subito ucciso. Nonostante la morte di una persona che pensa avrà sempre sulla coscienza, Nina capisce che forse si può salvare senza far morire più nessuno! Tutti e sei salgono sulla barca per tornare al paese di Omar e dei prigionieri. Durante il viaggio Nina capisce di doverli aiutare e decide che una volta arrivati a terra inizierà un movimento contro quel governo così immorale!

Nessun commento:

Posta un commento

SINTESI - STEP#24 Il termine coscienza ( dal latino conscientia ) indica la consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo est...